Operazioni soggettivamente inesistenti: la Cassazione ribadisce (con estrema chiarezza) l’onere probatorio a carico dell’amministrazione riguardo la conoscibilità della frode a monte con mezzi ordinari

Forse un po’ troppo enfatizzata dalla stampa specializzata la Sentenza 10 novembre 2020, n. 25106 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Virgilio Rel. Triscari), la quale sostanzialmente ribadisce quello che è l’orientamento degli ultimi due-tre anni della Corte in materia di operazioni soggettivamente inesistenti, più in linea rispetto…

Operazioni soggettivamente inesistenti: qualche (timido) elemento di riferimento sulla conoscibilità della frode dalla Cassazione.

Come sappiamo da un paio d’anni a questa parte si è consolidato l’orientamento secondo il quale nel caso si voglia recuperare l’IVA sul cessionario per l’esistenza di una frode a monte spetta all’Amministrazione l’onere di provare che una ordinaria diligenza avrebbe fatto percepire l’esistenza della anomalia nell’acquirente. La Sentenza 31…

Operazioni soggettivamente inesistenti: ancora chiarimenti sulla ripartizione dell’onere probatorio.

Siamo tornati più volte sul tema delle operazioni soggettivamente inesistenti e della prova della conoscibilità della frode da parte del cessionario. Non ripercorreremo quindi il lungo e piuttosto travagliato iter giurisprudenziale della Suprema Corte, del quale abbiamo ampiamente reso conto ai nostri lettori. Registriamo solo positivamente il fatto che nel…

Ancora sull’onere probatorio a carico dell’amministrazione in materia di operazioni soggettivamente inesistenti.

La Sentenza 13 dicembre 2017, n. 29873 della sezione tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Cappabianca, Rel. Scalisi) riafferma in sostanza che qualora l’Amministrazione finanziaria contesti al contribuente che la fatturazione attenga ad operazioni (solo) soggettivamente inesistenti e neghi il diritto del contribuente a portare in detrazione la relativa imposta,…