Prescrizione dei reati in ambito IVA e sentenza “Taricco”: non c’è conflitto se il reato non ha carattere di gravità

La Terza Sezione penale della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 44584 del 24 ottobre 2016, si occupa della vicenda di una frode IVA per 126 mila euro. Sulla questione dell’intervenuta prescrizione dei reati in materia di IVA, come è noto, la Corte di Giustizia UE, Grande Sezione, con sentenza…

L’abuso del diritto (o elusione) non coincide con l’operazione meramente simulata. Depenalizzata la prima, non la seconda fattispecie

E’ noto che in tema di elusione e abuso del diritto il nuovo articolo 10-bis dello Statuto del Contribuente rivoluziona la precedente impostazione normativa e giurisprudenziale. In particolare al comma 1 si afferma che Configurano abuso del diritto (o elusione) una o più operazioni  prive  di  sostanza economica che, pur…

Sequestro preventivo per equivalente sui beni del familiare: occorre dimostrare la consapevolezza della frode

La Sentenza n. 41493 della Terza Sezione penale della Corte di Cassazione depositata ieri, 4 ottobre 2016, (Pres. Grillo, Rel. Andreazza)  afferma, coerentemente con alcuni precedenti in tal senso, che è illegittimo il sequestro dei beni del parente dell’imputato di un reato (nella fattispecie quello di Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte…

Reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti: occorre verificare la consapevolezza dei fatti da parte del legale rappresentante.

In relazione al reato di cui all’articolo 2 del D.Lgs. 74/2000 ovvero quello di Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, occorre indagare, in ambito aziendale, la reale riconducibilità dei fatti all’imputato. In questo contesto, secondo la III Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sentenza…

Beni formalmente intestati a terzi: per il sequestro occorre provare la riferibilità della loro disponibilità all’indagato

Nel contesto della procedura di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente non è ammesso aggredire un bene intestato a un soggetto terzo a meno che non si provi che esso è riferibile all’indagato. Non esiste in tal senso alcuna presunzione, neppure per i congiunti dell’indagato medesimo. Lo precisa la…