Per l’adozione del sequestro preventivo non basta l’accertamento di uno schema contrattuale standard, ma è necessaria una verifica concreta degli elementi costitutivi del reato di “dichiarazione fraudolenta”

Nel caso di specie, la pubblica accusa aveva accertato a carico di una Società l'emissione di fatture per operazioni inesistenti aventi ad oggetto un contratto di appalto che, in realtà, dissimulavano una illecita dissimulazione di manodopera. Ipotizzando che tale Società si avvalesse dello stesso medesimo schema contrattuale per tutti i…

Conto corrente estero alimentato da proventi in nero e non esposto in RW in presenza di debiti tributari (rateizzati). Si configura il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

La Sentenza 26 luglio 2017, n. 37136 della III Sezione Penale della Corte di Cassazione (Pres. Cavallo, Rel Gai) affronta il ricorso di un professionista (avvocato) finalizzato ad ottenere la revoca di un sequestro preventivo. Relativamente al predetto professionista era stata verificata la disponibilità in Albania di un conto corrente…

Sequestro preventivo per equivalente sui beni del familiare: occorre dimostrare la consapevolezza della frode

La Sentenza n. 41493 della Terza Sezione penale della Corte di Cassazione depositata ieri, 4 ottobre 2016, (Pres. Grillo, Rel. Andreazza)  afferma, coerentemente con alcuni precedenti in tal senso, che è illegittimo il sequestro dei beni del parente dell’imputato di un reato (nella fattispecie quello di Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte…

Beni formalmente intestati a terzi: per il sequestro occorre provare la riferibilità della loro disponibilità all’indagato

Nel contesto della procedura di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente non è ammesso aggredire un bene intestato a un soggetto terzo a meno che non si provi che esso è riferibile all’indagato. Non esiste in tal senso alcuna presunzione, neppure per i congiunti dell’indagato medesimo. Lo precisa la…