Non c’è violazione del ne bis in idem in caso di sanzione pecuniaria alla società e sanzione penale al legale rappresentante.

«L'articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea deve essere interpretato nel senso che non osta ad una normativa nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che consente di avviare procedimenti penali per omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto dopo l'irrogazione di una sanzione tributaria definitiva per i…

Sanzionato in proprio l’amministratore di società che compie violazioni tributarie nell’esclusivo interesse personale utilizzando la società stessa come schermo.

L’ordinanza 9 maggio 2019, n. 12334 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Campanile, Rel. Locatelli) fornisce una coerente lettura dei rapporti tra l’autore materiale di una violazione tributaria e l’ente nel cui interesse egli eventualmente abbia agito con riferimento alle sanzioni tributarie conseguenti. Con riferimento ad un caso…

Reato di omessa dichiarazione e sequestro conseguente: prima viene il patrimonio della società, solo dopo quello del legale rappresentante.

Quando si procede per reati tributari commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, è legittimo il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente dei beni dell'imputato, ma solo sul presupposto dell'impossibilità di reperire il profitto del reato nel caso in cui dallo stesso soggetto non sia stata fornita la…

Illegittimo l’accertamento da indagini finanziarie sui soci senza la prova della riferibilità dei movimenti bancari alla società.

L’ordinanza 1° febbraio 2018 n. 2536 della VI sezione della Corte di Cassazione (Pres. Iacobellis, Rel. Conti) si occupa di un accertamento fondato sulle indagini bancarie nel quale erano state attratte alla base imponibile della società le movimentazioni sui conti di tutti i soci, sul presupposto che i movimenti non…

Indagini finanziarie sui conti dei soci: la riconducibilità dei movimenti alla società va sempre provata.

Per le società di persone, l’ufficio può utilizzare in capo all’impresa le risultanze di conti personali dei soci, ma soltanto purché provi adeguatamente che tali operazioni siano di fatto riconducibili alla società. Lo ricorda la quinta sezione della Corte di Cassazione nella sentenza 7 giugno 2017 n. 14089 (Presidente: Bruschetta,…