Trattamento di fine mandato degli amministratori di società: la deducibilità delle quote di accantonamento non segue le regole (ed i limiti) previsti per il TFR dipendenti

Con ordinanza n. 24848 del 6 novembre 2020 la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Locatelli, Rel. Di Marzio) si è occupata della deducibilità delle quote di accantonamento al trattamento di fine mandato (TFM) degli amministratori, in relazione ad una controversia sorta tra l’Ufficio ed una s.r.l. esercente l'attività…

Non c’è violazione del ne bis in idem in caso di sanzione pecuniaria alla società e sanzione penale al legale rappresentante.

«L'articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea deve essere interpretato nel senso che non osta ad una normativa nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che consente di avviare procedimenti penali per omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto dopo l'irrogazione di una sanzione tributaria definitiva per i…

Sanzionato in proprio l’amministratore di società che compie violazioni tributarie nell’esclusivo interesse personale utilizzando la società stessa come schermo.

L’ordinanza 9 maggio 2019, n. 12334 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Campanile, Rel. Locatelli) fornisce una coerente lettura dei rapporti tra l’autore materiale di una violazione tributaria e l’ente nel cui interesse egli eventualmente abbia agito con riferimento alle sanzioni tributarie conseguenti. Con riferimento ad un caso…

Nessuna condanna per il liquidatore in carica alla data dell’adempimento se l’amministratore non ha accantonato le risorse necessarie al versamento iva.

La sentenza n. 45308 del 9 ottobre 2018 della Corte di Cassazione, Sez. V penale (Pres. Zaza, Rel. Tudino) affronta la questione del reato di omesso versamento IVA in capo al liquidatore di Società. Nel caso specifico, un ex amministratore di una Srl era stato condannato per il reato di…

Confermata l’esenzione IRAP per l’attività di sindaco, revisore e amministratore.

E’ ormai principio da ritenere consolidato quello per cui con riferimento ai redditi realizzati nell’esercizio di funzioni di amministratore, revisore e sindaco di società, non sia considerata soggetta ad Irap quella porzione di compensi rispetto al valore della produzione complessivo. Occorrerà a tal fine che si riescano a scorporare le…

Niente IRAP per il commercialista relativamente ad incarichi di amministratore, revisore e sindaco.

La Corte di Cassazione conferma il proprio orientamento recente (citando ben quattro pronunce precedenti, tutte del 2017) favorevole alla non imponibilità a fini IRAP dei compensi per incarichi di amministratore, revisore e sindaco percepiti da un commercialista. Ciò anche se egli possiede uno studio organizzato: il motivo consiste infatti nella…

Confermata l’esenzione da IRAP dei compensi percepiti nell’ambito delle funzioni di amministratore, sindaco e revisore.

La VI Sezione della Corte di Cassazione con l’ordinanza 3 luglio 2017 n. 16372 (Pres. Schirò, Rel. Cirillo) conferma le precedenti pronunce nelle quali non si ravvisava l’elemento dell’autonoma organizzazione nelle attività del commercialista svolte come sindaco, revisore e amministratore di società, configurando le medesime come caratterizzate esclusivamente dall’elemento personale…