Reato di omessa dichiarazione e sequestro conseguente: prima viene il patrimonio della società, solo dopo quello del legale rappresentante.

Quando si procede per reati tributari commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, è legittimo il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente dei beni dell’imputato, ma solo sul presupposto dell’impossibilità di reperire il profitto del reato nel caso in cui dallo stesso soggetto non sia stata fornita la prova della concreta  esistenza di …

Obbligo di allegazione limitato alla integrazione documentale delle motivazioni dell’atto. Una lettura “pro-fisco” dell’articolo 7 dello “Statuto”.

Alcuni organi di stampa hanno rilanciato oggi una interessante (e per certi aspetti non del tutto convincente) pronuncia della Sezione Tributaria, sulla quale va richiamata l’attenzione degli operatori della materia tributaria. Si tratta dell’Ordinanza 5 ottobre 2018, n. 24417 (Pres. Bruschetta, Rel. Nonno). In una vicenda che aveva visto il contribuente invocare con successo l’obbligo …

Illegittimo l’avviso di liquidazione riferito ad una sentenza non portata a conoscenza del contribuente.

Qualora l’avviso di liquidazione sia privo dell’indicazione della base imponibile e delle aliquote applicate in relazione ai tributi con esso liquidati, esso va dichiarato nullo. Se la liquidazione viene dalla registrazione di una sentenza, essa va infatti allegata alla liquidazione (o, riteniamo, riportata almeno negli elementi essenziali per il calcolo). Questo in sintesi il contenuto …

La Sezione Tributaria precisa i limiti dell’accertamento integrativo.

La V sezione della Corte di Cassazione, nella Sentenza 18 ottobre 2018, n. 26191 (Pres. Petitti, Rel. Oliva), accoglie le doglianze di un contribuente in merito alla ipotizzata violazione dell’art. 43 del D.P.R. n. 600/1973 da parte dei Giudici di merito, che avevano considerato legittimo un accertamento basato su un processo verbale di constatazione, redatto …

Raddoppio dei termini inapplicabile all’IRAP.

L’ordinanza 17 ottobre 2018, n. 25975 della sesta sezione della Corte di Cassazione (Pres. Cirillo, Rel. Napolitano) affronta il caso di un contribuente che aveva presentato ricorso avverso una sentenza di CTR che, ribaltando completamente ribaltato l’esito del giudizio di primo grado, aveva ritenuto corretto l’operato dell’Amministrazione e legittima l’applicazione del c.d. raddoppio dei termini. …

Notifica a soggetto (relativamente) irreperibile solo secondo le regole del 140 c.p.c. e non ex art. 60 del DPR 600/73, se l’irreperibilità assoluta non viene documentata.

La notifica degli atti ai sensi dell’articolo 140 c.p.c. prevede, come è noto, una procedura semplificata, giustificata dalla irreperibilità del destinatario o dalla incapacità o rifiuto di ricevimento delle persone preposte secondo l’articolo 139 c.p.c. (una persona di famiglia o addetta alla casa, all’ufficio o all’azienda, purché non minore di quattordici anni o non palesemente …

Ancora sulla motivazione dell’atto di classamento catastale.

La sentenza 12 ottobre 2018 n. 25450 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Di Iasi, Rel. Fasano) affronta un ricorso del contribuente in un contenzioso tributario basato sulla insufficiente motivazione di un atto di classamento. Per la Corte è certamente pertinente il richiamo, in linea con precedenti pronunce (tra le quali Cass. n. …

Un’operazione antieconomica isolata non può da sola giustificare l’accertamento analitico-induttivo.

L’ordinanza 11 ottobre 2018, n. 25217 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Greco, Rel Crucitti) ci pare interessante poiché i Giudici di Legittimità, in riforma della sentenza della CTR impugnata, ritengono illegittimo l’utilizzo del metodo analitico-induttivo di accertamento in presenza di una sola operazione ritenuta antieconomica posta in essere dalla società contribuente se …

Avviso di accertamento che rettifica un valore immobiliare: va congruamente motivato.

In una controversia concernente l’impugnazione di un avviso di accertamento dell’imposta di successione, motivato con la clausola di stile che il valore era stato determinato con riferimento alle caratteristiche, ubicazione e posizione del terreno, tenuto conto sia dei valori venali in comune commercio, che di quelli definiti per immobili similari, la Commissione Tributaria Regionale, la …

Cassazione: non imponibili iva i beni ceduti a titolo di sconto solo se il contribuente documenta le originarie condizioni contrattuali in tal senso.

L’art. 15, primo comma, n. 2, d.P.R. n. 633 del 1972 esclude dal computo della base imponibile «il valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono in conformità alle originarie condizioni contrattuali …», ossia sottrae al regime ordinario di imponibilità una cessione che, in sé, è sicuramente “commerciale” (ai sensi dell’art. …

IVA calcolata in misura eccedente: non è detraibile per il cessionario. Lo “Ius superveniens” ha effetto solo per le sanzioni.

La Sezione Tributaria della Corte di Cassazione nella sentenza 3 ottobre 2018, n. 24001 (Pres. Bruschetta Rel. Triscari) si occupa di un contribuente che non ha potuto detrarre parzialmente una cifra consistente pagata al proprio fornitore per IVA calcolata ad aliquota maggiore del dovuto. In questo contesto, come sappiamo, la giurisprudenza interna è concorde nel …